Abbiano tempo fino al 31 dicembre 2015 per usufruire dell’ l'Ecobonus e il bonus sulle ristrutturazioni.
Queste agevolazioni fiscali ci consentono di risparmiare dal 50% al 65% per
cento della spesa sostenuta per gli interventi di manutenzione straordinaria e
di riqualificazione energetica. in 10 anni (i bonus vanno spalmati su dieci
rate annuali) si può recuperare più della metà di quanto si è speso.
L’importante è che le spese siano correttamente documentate con fattura e
bonifico. Vediamo come funzionano le
detrazioni, chi può beneficiarne e i documenti da presentare.
Su quali
acquisti si può richiedere la detrazione ?
Infissi, caminetti,
pannelli fotovoltaici, tende
solari, vetrate, ma anche caldaie
a biomassa e i grandi
elettrodomestici di classe energetica A+ (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, forni, microonde e apparecchi per il
condizionamento).
Ci sono anche i mobili come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie,
comodini, credenze e materassi.
Intorno a questi oggetti ruotano
gli interventi per il risparmio
energetico, il miglioramento e l’adeguamento sismico e quelli per la ristrutturazione degli immobili che,
se eseguiti durante i lavori che sulla casa (o sulle parti comuni degli edifici
condominiali), possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi nella
misura rispettivamente del 65% e
del 50 per cento.
Vediamo come funzionano i bonus, chi
può beneficiarne e quali sono i documenti da presentare che vanno sempre
conservati fino alla fine del godimento della detrazione, quindi 10 anni.
Ristrutturazioni
È possibile detrarre dalle tasse il 50% delle spese sostenute dal
26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015 per un massimo di 96.000 euro.
Poi, dal gennaio 2016 si tornerà alla percentuale ordinaria del 36% per un
massimo di 48mila euro.Si può detrarre fino al 65% delle spese che si sostengono per gli interventi di ristrutturazione che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In particolare per le opere che riguardano la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio (finestre, coibentazioni, pavimenti etc), l’installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Nel dettaglio, i lavori che permettono di ridurre la quantità di energia necessaria per il riscaldamento dell’intero edificio hanno un tetto massimo di 100mila euro, gli interventi sull’involucro (per esempio, pareti, finestre e infissi) scendono a 60.000 euro, così come l’installazione di schermature (come tende o vetrate) e pannelli solari. Per le caldaie a biomasse si arriva a 30mila euro.
Esiste la possibilità di detrarre, all’interno di un intervento di ristrutturazione edilizia, il 50% della spesa sostenuta per questi acquisti. Il tetto massimo detraibile per i mobili non può superare 10.000 euro per unità immobiliare a prescindere dall’importo speso per la ristrutturazione.
Danno diritto alla detrazione gli interventi
di manutenzione ordinaria realizzati su parti comuni
condominiali (come la sostituzione integrale o parziale di pavimenti
anche esterni e il rivestimento e tinteggiatura delle pareti esterne o interne)
e quelli di manutenzione straordinaria negli appartamenti che
riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche, la ricostruzione dopo
un evento calamitoso, la bonifica dell’amianto, l’installazione di ascensori,
la realizzazione di scale interne o muri di cinta, il miglioramento dei servizi
igienici, la sostituzione di infissi esterni o dell’impianto idraulico ed
elettrico.
Documenti da presentare. Per fruire della detrazione è
necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del
versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento Non c’è più l’obbligo d’invio della
comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e quello
di indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che
esegue i lavori. È obbligatoria
l’indicazione dei dati catastali dell’immobile ristrutturato nella
dichiarazione dei redditi.
Riqualificazione energetica
Come ottenere il bonus. Per beneficiare della detrazione è
necessario pagare con bonifico bancario
o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei
contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di
partita Iva del beneficiario del pagamento. Per gli interventi sulle parti
comuni condominiali si può, invece, utilizzare una certificazione rilasciata
dall’amministratore del condominio.
Per i documenti servono la
dichiarazione che attesti che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti
tecnici richiesti, la cosiddetta asseverazione, e
l’attestato di certificazione (o
qualificazione) energetica che comprende i dati relativi
all’efficienza energetica dell’edificio. Il documento non è più necessario per
la sostituzione delle finestre, l’installazione dei pannelli solari e la
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Anche in questo caso è
saltato l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia
delle Entrate. E’ necessaria anche la comunicazione all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori le va trasmessa telematicamente .
Mobili ed elettrodomestici
Per poter essere detratte, le spese
devono essere state sostenute tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015. La
ristrutturazione dell’immobile cui sono destinati mobili ed elettrodomestici
deve essere però iniziata dell’acquisto degli stessi. Il pagamento deve
avvenire tramite bonifico, carte di credito o di debito
A,R,
A,R,