Come sta andando il settore immobiliare? Se analizziamo i dati del primo semestre 2014,
sembra che la discesa del mercato immobiliare si sia interrotta (più 4.3%, 644
transazioni) e lo conferma l’agenzia del territorio nella nota del terzo
trimestre (è il dato ufficiale più aggiornato ad oggi vedi tabella 1), che
parla di una risalita del mercato residenziale del 3.6% in tutta Italia,
al centro ha toccato l’aumento più significativo (più 4.5%) e su cui
Livorno sembra essere in linea. A marzo avremo i dati ufficiali
dell’agenzia del territorio sapremo il numero definitivo dei rogiti effettuati
in città nel 2014, e comprenderemo se il crollo del settore degli
immobili iniziato nel 2008 quando le compravendite precipitarono a
1764 (dalle 2348 del 2007) fino ad arrivare alle 1225 del 2013., è davvero
terminato
Chiediamo al direttore del
settore immobili residenziali del nostro gruppo
immobiliare LLoyd Juan Carlos Gallo. Cii conferma che c'è stato
davvero questo andamento positivo nei primi mesi del 2015?. «Effettivamente c'è
stato un risveglio nelle richieste
all'inizio dell'anno ed abbiamo avuto diverse proposte d'acquisto».
Non dobbiamo credere che il
risveglio del mercato significa assolutamente un'aumento dei prezzi,: è grazie
proprio alla discesa delle quotazioni, calate ancora nel secondo semestre del 2014,
ad aver ridato forza alla compravendita..«Il calo dei prezzi, rispetto al primo
semestre dell'anno scorso, insieme alla riattivazione del circuito del credito,
sta dando un buon incentivo al mercato», continua il direttore Juan Carlos
Gallo
La chiave di tutto è questo : Se i prezzi
delle case scendono, le compravendite
salgono. nel bel mezzo di una crisi che non è ancora terminata, l'unica soluzione- per far ripartire il
mercato è la discesa dei prezzi. Tradotto in termini semplici: chi vuol vendere
non può chiedere non solo le cifre richieste negli anni passati ma neanche
quelle che avrebbe ottenuto appena un anno fa.
Qual'è il comportamento dei
venditori nel mercato attuale? il direttore Gallo risponde -. <Ci troviamo di fronte a due
atteggiamenti contrapposti.da un un lato ci sono i venditori che hanno perfettamente recepito la situazione odierna e accettano di
darci l’incarico ai prezzi attuali. In pochi mesi si può riuscire a trovare un
acquirente e a chiudere la vendita, con una differenza tra offerta e domanda
che non supera il 5-10%».Dall'altra parte ci sono quelli che che vorrebbero vendere a prezzi fuori mercato «Per loro - continua Gallo - spesso le proposte non arrivano e quando
questo succede sono offerte con ribassi
tra il 20% e il 30% e la chiusura delle trattative quando il venditore si rende
conto di dovere cedere al ribasso senza avere margini, ha tempi assai più lunghi, si va dagli 9 mesi ai 24 mesi ».Quale
consiglio si sente di dare in questo momento a coloro che vogliono vendere? «I
prezzi sono in lento calo e il calo è destinato a durare ancora - sostiene
Gallo -. meglio dunque mettersi da subito in linea col mercato accettando di
scendere con la richieste piuttosto che aspettare senza realizzare niente o
contattare in continuazione il professionista lamentandosi per i clienti che
non arrivano e dovere ribassare ogni volta senza ottenere niente fino a quando
l'immobile non è in linea con le valutazioni attuali .Ora come ora si può
rischiare di non riuscire a trovare neppure una persona che vuole visitare
l'immobile, altro che venderlo!!». Ricordiamoci che i prezzi dal 2007 sono scesi
in molti casi fino al 40%.Le poniamo un' ultima domanda , come crede che possa
evolversi la situazione del mercato immobiliare?
<Se le banche incominceranno a
dare un pò di fiducia alle giovane coppie, afferma Gallo, e se saranno più veloci nell'erogazione dei
mutui, pensiamo che potrò svilupparsi la
ripresa delle vendite, sopratutto grazie a chi vuole comprare la prima casa o
cambiarla. In più dobbiamo augurarci che
lo stato non affossi il mercato aumentando le tasse, visto gli interventi
deleteri degli ultimi anni. Noi comunque ci crediamo e non siamo gli unici>
Tabella 1: NTN e variazione % tendenziale annua settore residenziale, capoluoghi e non capoluoghi, macro area geografica
var %
|
var %
|
var %
|
||||||||||||||||
NTN residenziale
|
I
trim 2014
|
II
trim 2014
|
III trim 2014
|
I trim
|
II trim
|
III trim
|
||||||||||||
13-14
|
13-14
|
13-14
|
||||||||||||||||
Capoluoghi
|
16.070
|
17.752
|
14.725
|
8,7%
|
4,7%
|
5,7%
|
||||||||||||
Nord
|
||||||||||||||||||
Non
Capoluoghi
|
33.468
|
37.924
|
33.069
|
2,9%
|
-2,5%
|
3,8%
|
||||||||||||
Totale
|
49.538
|
55.676
|
47.794
|
4,7%
|
-0,3%
|
4,3%
|
||||||||||||
Capoluoghi
|
10.627
|
11.133
|
9.725
|
17,3%
|
2,3%
|
8,9%
|
||||||||||||
Centro
|
||||||||||||||||||
Non
Capoluoghi
|
11.134
|
12.035
|
10.340
|
4,7%
|
1,1%
|
0,6%
|
||||||||||||
Totale
|
21.760
|
23.168
|
20.065
|
10,5%
|
1,7%
|
4,5%
|
||||||||||||
Capoluoghi
|
7.486
|
8.000
|
7.367
|
-1,4%
|
-4,5%
|
6,7%
|
||||||||||||
Sud
|
||||||||||||||||||
Non
Capoluoghi
|
19.618
|
20.751
|
19.635
|
-1,7%
|
-4,2%
|
2,5%
|
||||||||||||
Totale
|
27.104
|
28.751
|
27.002
|
-1,6%
|
-4,3%
|
3,6%
|
||||||||||||
Capoluoghi
|
34.183
|
36.885
|
31.817
|
8,8%
|
1,8%
|
6,9%
|
||||||||||||
Italia
|
||||||||||||||||||
Non Capoluoghi
|
64.220
|
70.710
|
63.044
|
1,7%
|
-2,4%
|
2,8%
|
||||||||||||
Totale
|
98.403
|
107.595
|
94.861
|
4,1%
|
-1,0%
|
4,1%
|
A.R.
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