lunedì 23 febbraio 2015

Andamento del mercato immobiliare, i prezzi calano ancora e le vendite ripartono

Come sta andando il settore immobiliare? Se analizziamo  i dati  del primo semestre 2014, sembra che la discesa del mercato immobiliare si sia interrotta (più 4.3%, 644 transazioni) e lo conferma l’agenzia del territorio nella nota del terzo trimestre (è il dato ufficiale più aggiornato ad oggi vedi tabella 1), che parla di una risalita del mercato residenziale del 3.6% in tutta Italia,  al centro ha toccato l’aumento più significativo (più 4.5%) e su cui Livorno sembra essere in linea. A marzo avremo i dati ufficiali dell’agenzia del territorio sapremo il numero definitivo dei rogiti effettuati in città nel 2014, e comprenderemo   se il crollo del settore degli immobili  iniziato nel 2008 quando le compravendite precipitarono a 1764 (dalle 2348 del 2007) fino ad arrivare alle 1225 del 2013., è davvero terminato
Chiediamo al direttore del settore immobili residenziali del nostro  gruppo immobiliare LLoyd Juan Carlos Gallo. Cii conferma che c'è stato davvero questo andamento positivo nei primi mesi del 2015?. «Effettivamente c'è stato un  risveglio nelle richieste all'inizio dell'anno ed abbiamo avuto diverse proposte d'acquisto».
Non dobbiamo credere che il risveglio del mercato significa assolutamente un'aumento dei prezzi,: è grazie proprio alla discesa delle quotazioni, calate ancora nel secondo semestre del 2014, ad aver ridato forza alla compravendita..«Il calo dei prezzi, rispetto al primo semestre dell'anno scorso, insieme alla riattivazione del circuito del credito, sta dando un buon incentivo al mercato», continua il direttore Juan Carlos Gallo
 La chiave di tutto è questo : Se i prezzi delle case scendono,  le compravendite salgono. nel bel mezzo di una crisi che non è ancora terminata,  l'unica soluzione- per far ripartire il mercato è la discesa dei prezzi. Tradotto in termini semplici: chi vuol vendere non può chiedere non solo le cifre richieste negli anni passati ma neanche quelle che avrebbe ottenuto appena un anno fa.
Qual'è il comportamento dei venditori nel mercato attuale? il direttore Gallo  risponde -. <Ci troviamo di fronte a due atteggiamenti contrapposti.da un  un lato ci sono i venditori che hanno perfettamente recepito la situazione odierna e accettano di darci l’incarico ai prezzi attuali. In pochi mesi si può riuscire a trovare un acquirente e a chiudere la vendita, con una differenza tra offerta e domanda che non supera il 5-10%».Dall'altra parte ci sono quelli che che vorrebbero vendere a  prezzi fuori mercato  «Per loro - continua Gallo - spesso le proposte non arrivano e quando questo succede sono offerte  con ribassi tra il 20% e il 30%  e la chiusura delle trattative quando il venditore si rende conto di dovere cedere al ribasso senza avere margini,  ha tempi assai più lunghi,  si va dagli 9 mesi ai 24 mesi ».Quale consiglio si sente di dare in questo momento a coloro che vogliono vendere? «I prezzi sono in lento calo e il calo è destinato a durare ancora - sostiene Gallo -. meglio dunque mettersi da subito in linea col mercato accettando di scendere con la richieste piuttosto che aspettare senza realizzare niente o contattare in continuazione il professionista lamentandosi per i clienti che non arrivano e dovere ribassare ogni volta senza ottenere niente fino a quando l'immobile non è in linea con le valutazioni attuali .Ora come ora si può rischiare di non riuscire a trovare neppure una persona che vuole visitare l'immobile, altro che venderlo!!». Ricordiamoci che i prezzi dal 2007 sono scesi in molti casi fino al 40%.Le poniamo un' ultima domanda , come crede che possa evolversi la situazione del mercato immobiliare?

<Se le banche incominceranno a dare un pò di fiducia alle giovane coppie, afferma Gallo,  e se saranno più veloci nell'erogazione dei mutui, pensiamo che potrò svilupparsi la ripresa delle vendite, sopratutto grazie a chi vuole comprare la prima casa o cambiarla. In più dobbiamo augurarci  che lo stato non affossi il mercato aumentando le tasse, visto gli interventi deleteri degli ultimi anni. Noi comunque ci crediamo e non siamo gli unici>

Tabella 1: NTN e variazione % tendenziale annua settore residenziale, capoluoghi e non capoluoghi, macro area geografica












var %


var %

var %

NTN residenziale


I trim 2014
II trim 2014
III trim 2014

I trim


II trim

III trim













13-14


13-14

13-14


Capoluoghi

16.070
17.752
14.725

8,7%


4,7%

5,7%

Nord

















Non Capoluoghi
33.468
37.924
33.069

2,9%


-2,5%

3,8%





















Totale

49.538
55.676
47.794

4,7%


-0,3%

4,3%





















Capoluoghi

10.627
11.133

9.725

17,3%


2,3%

8,9%

Centro

















Non Capoluoghi
11.134
12.035
10.340

4,7%


1,1%

0,6%





















Totale

21.760
23.168
20.065

10,5%


1,7%

4,5%





















Capoluoghi

7.486
8.000

7.367

-1,4%


-4,5%

6,7%

Sud

















Non Capoluoghi
19.618
20.751
19.635

-1,7%


-4,2%

2,5%





















Totale

27.104
28.751
27.002

-1,6%


-4,3%

3,6%





















Capoluoghi

34.183
36.885
31.817

8,8%


1,8%

6,9%

Italia

















Non Capoluoghi
64.220
70.710
63.044

1,7%


-2,4%

2,8%





















Totale

98.403
107.595
94.861

4,1%


-1,0%

4,1%



 A.R.

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